Omaggio alle donne di Sardegna: Lia Origoni sabato 9 marzo 2024 dalle ore 17:00


Prosegue al circolo Quattro Mori di Ostia la celebrazione della donna con Lia Origoni,  che è stata una grande attrice e cantante italiana, nata a La Maddalena il 20 ottobre 1919 e ivi morta il 26 ottobre 2022.

Artista musicale tra le più dotate del suo tempo, Lia Origoni sfruttò la propria voce delicata ed incisiva, nonché il proprio spessore d’interprete, per spaziare dal genere melodico italiano alla canzone romantica francese (dal repertorio di Édith Piaf ai primi successi di Jacques Brel), distinguendosi anche in efficaci interpretazioni di jazz ballad americane (soprattutto Cole Porter).

Nasce in una famiglia dove c’era una certa predisposizione per l’arte, infatti lo zio Giacomino Origoni era stato uno dei primi attori del cinema muto italiano. Il suo debutto risale al 1934, quando il tenore Bernardo De Muro, ospite sull’isola di Caprera della figlia di Giuseppe Garibaldi, Clelia, durante una commemorazione, canta di fronte alla tomba di quest’ultimo. Dietro consiglio di De Muro e Clelia, Lia lascia lo studio del violino e si dedica solo al canto. Nel 1938 vince la borsa di studio del Teatro dell’Opera di Roma.

Il 25 dicembre del 1940 Lia debutta al Teatro Valle di Roma nella Rivista Quando meno te l’aspetti di Michele Galdieri con Totò e Anna Magnani. L’anno seguente sempre in un lavoro di Galdieri È bello qualche volta andare a piedi sarà con RabagliatiDelia LodiTina Pica e Virgilio Riento. Nel 1940 aveva cantato nella Turandot di Giacomo Puccini con Tito Gobbi e Galliano Masini. Tra il 1942-43 Lia Origoni è a Berlino dove si esibisce nei teatri di varietà del Teatro Wintergarten e della Scala.

Dopo il 25 luglio 1943 Lia, in maniera rocambolesca, dalla Germania rientra in Italia. Torna a Roma, dove nel quartiere San Lorenzo abitava la sua famiglia, e con questa si trasferisce a Monsummano Basso in provincia di Pistoia presso un suo zio. Ben presto Lia inizia a lavorare all’EIAR di Firenze dove incontra il maestro Pippo Barzizza. Poi viene scritturata all’Olimpia di Milano. Dopo il 1944 sarà a Venezia dove prende lezioni di recitazione da Memo Benassi e da Giulio Stival che le propone la parte della femme fatale in Addio giovinezza! che va in scena al Teatro Goldoni di Venezia. Con Stival a Milano rappresentano Sogni d’amore.

Nel frattempo Lia trasferisce la famiglia a Rapallo e in quel periodo viene contattata da Macario, con il quale debutterà, come ditta Macario – Origoni, al Teatro Odeon di Milano con Follie di Amleto. La ditta durerà molto poco e Lia viene scritturata al Teatro alla Scala di Milano nell’opera La traviata nella parte di Flora con la regia di Giorgio Strehler. Nel 1948 Lia firmò un contratto con la Rai per una serie di trasmissioni radiofoniche in cui venivano cantate canzoni folkloristiche di tutto il mondo, in quell’occasione conobbe Giorgio Nataletti che era stato il fondatore dell’Istituto per le ricerche etnografiche dell’Accademia di Santa Cecilia e che era membro dell’UNESCO. Nel 1949 studia le canzoni del cabaret francese dell’Ottocento. Nel 1950 fu al Teatro Sistina di Roma con Totò e nel Teatro San Carlo di Napoli dove interpretò la parte di Polly nell’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht, diretta da Anton Giulio Bragaglia.

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